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Nadezhda Krupskaja

Nadežda Kostantinovna Krupskaja Nadezhda Kostantinovna Krupskaja nacque a S.Pietroburgo il 26 febbraio 1869.
Figlia di un ufficiale militare, crebbe in una famiglia d'elevata cultura che seppe educarla alle migliori tradizioni dell'umanesimo e dell'internazionalismo. Nadezhda studiò il marxismo e frequentò numerose organizzazioni clandestine studentesche.
Dopo aver termitato il ginnasio si dedicò all'insegnamento in una scuola serale e successivamente si iscrisse ad un corso di matematica presso l'Istituto superiore femminile di Pietroburgo ma presto interruppe gli studi per votarsi a tempo pieno all'attività di propaganda rivoluzionaria tra gli operai della capitale.
Alla morte improvvisa del padre fu costretta, per motivi economici, a lavorare come copista in un ufficio e ad impartire lezioni private.
Nel febbraio 1894 conobbe Vladimir Ilich Lenin in un circolo marxista. I due strinsero amicizia e si incontrarono successivamente alla biblioteca pubblica ed a casa della stessa Krupskaja. Quando Lenin finì in carcere, iniziò tra loro una stretta corrispondenza in codice (usando il latte come inchiostro) per eludere la censura delle autorità.
Dal suo esilio nel villaggio di Sciuscenskoje (Siberia), Lenin chiese la mano di Nadezhda, mentre anch'essa era detenuta. Essi ottennero, dopo essersi sposati nel luglio 1898, di poter scontare insieme il resto della condanna. Lei divenne la prima persona a cui Lenin leggeva i suoi scritti, confidava i suoi pensieri ed esponeva i suoi progetti. In Siberia la Krupskaja compose, su consiglio di Lenin, il saggio La donna lavoratrice , edito all'estero nel 1901, che fu la prima opera marxista sulla condizione della donna russa. Nel 1901, scontata la condanna, Lenin e "Nadja" si trasferirono insieme in Germania e successivamente in Inghilterra, in Svizzera, in Francia, in Polonia e di nuovo in Svizzera.
Tra il 1901 e il 1905 la Krupskaja fu segretaria della redazione del giornale Iskra e, fino al 1917, svolse il compito di segretaria del comitato centrale del partito. Nel 1915 prese parte, come capo delegazione, alla Conferenza Internazionale della Donna di Berna. Due anni dopo pubblicò lo studio dal titolo lstruzione popolare e democrazia , in cui mise in luce l'inconsistenza della scuola borghese.
Nell'aprile 1917 si schierò in difesa del marito contro le calunnie degli avversari politici, pubblicando sulla Pravda dei soldati il famoso articolo Pagine di storia del partito operaio socialdemocratico di Russia . Quando Lenin fuggì a Helsingfors (Helsinki), in Finlandia, per sfuggire ad un mandato di cattura del governo provvisorio, Nadezhda lo tenne in contatto con il Comitato centrale del partito, andandolo a trovare munita di un falso documento di identità intestato ad Agafia Atamanova, di professione domestica.
Dopo l'Ottobre, il partito la inviò a collaborare, sotto Anatoli Lunacharsky, al Commissariato del popolo per l'Istruzione pubblica, le cui competenze erano vastissime: alfabetizzazione, università operaie, biblioteche, librerie, cinema, teatro, editoria, musei, ecc.
Nadezhda promosse la creazione di una scuola politecnica per i lavoratori e lo sviluppo d'una rete d'istituzioni d'insegnamento e culturali. Fu redattrice delle riviste La comunista e L'operaia . I suoi articoli sulla Pravda , i suoi interventi ai meeting della gioventù, il progetto (da lei stessa elaborato) degli statuti dell'Unione della gioventù operaia giocarono un ruolo fondamentale nella creazione del Komsomol (l'Unione comunista della gioventù, organizzazione giovanile del PCUS). .
Nel 1917, con Inessa Armand e Clara Zetkin, fece pressioni perché venisse sancito un Giorno Internazionale della Donna.
Assai popolare, negli anni 20, fu il suo saggio Il diritto matrimoniale e familiare nella Repubblica sovietica . Preoccupata della formazione intellettuale della generazione più giovane, indirizzò nel 1922 una lettera al CC del Komsomol, sottolineando la necessità di fondare un movimento per l'educazione marxista degli adolescenti: nacque così l'Organizzazione dei Pionieri Sovietici.
Lenin e la Krupskaja a Gorky Dopo l'attentato a Lenin della terrorista Kaplan, Nadezhda assistette il marito aiutandolo a scrivere con la mano sinistra. Quando Lenin fu colpito dalla malattia che lo rese invalido, la moglie si dedicò a lui incessantemente, accudendolo e leggendogli giornali e libri. Alla morte di Lenin pronunciò l'orazione funebre al II° Congresso dei Soviet. Ella chiese di onorare la memoria del marito non costruendo dei monumenti, ma mettendo in pratica i suoi insegnamenti.
Il suo rapporto con Stalin fu particolarmente difficile. Il libro ch'essa pubblicò nel 1925, L'educazione della gioventù nello spirito di Lenin , in cui venivano indicate le finalità dell'educazione nel regime socialista sovietico, fu tolto dalla circolazione. Nel 1926 si allineò per un breve periodo all'Opposizione di sinistra, ma presto ruppe con essa e la condannò poco prima che i suoi leader venissero espulsi. Nello stesso anno pubblicò le sue memorie.
Per quanto membro attivo dell'Accademia delle scienze dell'Urss, la Krupskaja trovò sempre il tempo di leggere le numerose lettere (fino a 400-450) che le giungevano ogni giorno) e di rispondere personalmente alla maggior parte di esse. Soprattutto amava rispondere ai bambini, ai quali inviava pure piccoli souvenir e regali.
Come suo marito, fu instancabile nel suo lavoro: fino ad un mese prima di morire intervenne 16 volte in 12 assemblee, scrisse 20 articoli e rispose a 240 lettere.
Nadezhda Krupskaya si spense il 27 febbraio 1939. Fu considerata una dei maggiori teorici della nuova pedagogia socialista e del sistema d'istruzione sovietico.
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