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Bogdanov

Bogdanov Aleksandr Aleksandrovic Malinovskij, conosciuto con lo pseudonimo di Bogdanov, una delle figure di maggior rilievo del marxismo russo e la più influente “alternativa” a Lenin nell’ambito del bolscevismo, nacque a Sokolka, nel governatorato di Grodno il 10 (22) agosto 1873.
Nel 1892 entrò alla facoltà di fisica e matematica dell'università di Mosca. I suoi studi si intersecarono presto con una intensa attività politica che gli costò l'arresto nel 1894 e, poco tempo dopo, l'esilio a Tula.
Dal 1896 fu impegnato in azioni di propaganda politica tra le fila degli operai e pubblicò la sua prima opera Breve corso di scienza economica . Nel 1899 concluse gli studi laureandosi in medicina all'università di Char'cov (Ucraina) ma venne nuovamente arrestato per le sue attività propagandistiche. Si spostò a Kaluga, quindi a Vologda dove lavorò come medico presso l'ospedale psichiatrico locale.
Divenne membro del partito socialdemocratico russo(RSDRP). Dopo aver aderito al bolscevismo nel 1903, si recò sulle montagne svizzere a trovare Lenin, il quale apprezzò particolarmente quella visita che gli assicurava un appoggio qualificato. I suoi lavori teorici e filosofici gli assicurarono una grande notorietà anche tra i più illustri scrittori russi dell'epoca.
Al III congresso del partito socialdemocratico fu eletto membro del comitato centrale e responsabile delle sezioni letterarie. Bogdanov avvicinò a Lenin altri amici con i quali era in contatto, che poterono garantire nuovi mezzi finanziari e l'accesso agli ambienti intellettuali russi. Già nello stesso anno la polizia dello Zar segnalava Bogdanov e Lenin come i due rivoluzionari “piu’ pericolosi in assoluto”. Insieme, uno in Russia e l’altro dalla Svizzera, guidarono la neonata fazione dei bolscevichi durante la Rivoluzione del 1905, quando divenne rappresentante del Comitato centrale nel Soviet dei deputati operai.
Nel 1909 tuttavia Bogdanov, che nei tre volumi dell’opera Empiriomonismo (1903-07) aveva proposto una rifondazione delle basi filosofiche del marxismo tramite una sintesi con la critica gnoseologica di Mach (L’empiriocriticismo) , fu personalmente attaccato dal leader bolscevico con la pubblicazione di Materialismo ed empiriocriticismo, ed espulso come capo della tendenza "boicottista" all’interno del partito.
L'ostilità di Lenin verso Bogdanov si accentuò su questioni fondamentali quali, ad esempio, la diversa concezione del ruolo guida degli intellettuali, sostenuta dal primo ma osteggiata dal secondo che invece incoraggiava la classe dei lavoratori a provvedere autonomamente alla propria istruzione, o la differente teorizzazione delle idee socialiste.
Lenin gioca a scacchi con Bogdanov (Capri 1908) Quando Maxim Gorkij invitò nella sua villa a Capri sia Bogdanov sia Lenin, quest'ultimo in un primo momento rifiutò, poi nel 1908 accettò l'invito. I due riuscirono così, per un pò di tempo, a ricreare un'atmosfera piuttosto cordiale, evitando di parlare di politica e giocando a scacchi.
I rapporti personali tra i due si ruppero definitivamente nel febbraio dell'anno successivo, quando Lenin attaccò duramente la linea politica di Bogdanov anche sul piano filosofico, accusandolo di essere un relativista e di aver tradito i precetti fondamentali del marxismo. Ciò comportava automaticamente la rottura con i bolscevichi.
Aleksandr Bogdanov, sostenitore della necessità, dovuta alla soppressione dei partiti politici da parte dello zarismo, di agire esclusivamente attraverso organizzazioni illegali, organizzò le prime scuole di partito a Capri (agosto-dicembre 1909) e a Bologna (novembre 1910-marzo 1911), con lo scopo di formare "quadri permanenti di estrazione operaia”, secondo una formula che lo stesso Lenin si affrettò a imitare (con la scuola di Parigi, nel 1911).
Nel dicembre 1910 fondò il Gruppo letterario “Vpered!” (Avanti), di fatto un’autonoma frazione all’interno del POSDR. Nel 1907 e nel 1911 videro la luce anche due curiosi romanzi a sfondo politico, La stella rossa e L’ingegner Menni , che rispecchiavano la filosofia dell'autore anche in campo economico e culturale.
Dopo la Rivoluzione del 1917 divenne organizzatore e leader del movimento Proletcult (contrazione di Proletarskaya Kul’tura “Cultura proletaria”), volto a promuovere una cultura e una scienza di educazione per gli operai, alternative a quella borghese, che facesse da antidoto alle forme più bestiali dell'autoritarismo. Dal primo gruppo organizzato di scrittori-operai uscì una nutrita schiera di poeti: Gastev, Gerasimov, Kazin, Obradovic.
Per qualche anno ricoprì importanti incarichi in varie istituzioni sovietiche e dell’Internazionale comunista (fu membro della presidenza dell'Accademia comunista), ma lasciò la politica nel 1921 per dedicarsi alle scienze e alle ricerche ematologiche. A metà degli anni venti fondò il primo Istituto Accademico Statale per le trasfusioni di sangue, di cui nel 1926 divenne direttore.
Bogdanov fu “lo scrittore di gran lunga piu’ produttivo e popolare della socialdemocrazia russa”, insieme a Plechanov, non condivise la Rivoluzione d’Ottobre e arrivò anche a subire anche un arresto nel 1923. Fra il 1913 e il 1929 vennero pubblicate quattro successive edizioni della Tektologija (o scienza generale dell’organizzazione), monumentale opera filosofica in cui l'autore espone una sorta di teoria generale della natura, della società e dell’ideologia. Sono degne di memoria anche le opere: Filosofia dell'esperienza viva (1913) e Saggi della scienza organizzativa universale (1921).
Morì in circostanze non del tutto chiare, vittima di un esperimento condotto su se stesso, nel 1928 a Mosca.

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